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Ufficiali di complemento collocati nella riserva di complemento – avvio diffide per la promozione del grado
AVANZAMENTO DEGLI UFFICIALI DI COMPLEMENTO COLLOCATI NELLA RISERVA DI COMPLEMENTO DURANTE IL CITATO ARCO TEMPORALE 17 DICEMBRE 2004 – 31 DICEMBRE 2014 ALLA LUCE DELLA SENTENTENZA N. 02977/2023 DEL 23 MARZO 2023 – AVVIO DELLE DIFFIDE PER LA PROMOZIONE DEL GRADO
La rete legale del SUPUS rende noto a tutti gli Ufficiali di complemento, collocati al raggiungimento di determinati limiti di età o per inidoneità, nella riserva di complemento entro e non oltre il 31 Dicembre 2014, di aver avviato delle diffide per la promozione al grado superiore, in virtù della sentenza del Consiglio di Stato n. 02977/2023 del 23 marzo 2023, con la quale ha, di fatto riconosciuto l’applicabilità anche agli ufficiali di complemento delle citate disposizioni in materia di avanzamento, con particolare riguardo al conferimento del grado superiore all’atto del collocamento nella riserva di complemento.
L’avvio di una diffida legale consentirà inevitabilmente che sarà data la precedenza a coloro che per il tramite del proprio avvocato possono adire al giudice amministrativo.
Coloro che fossero interessati possono scrivere una mail a:
Per ulteriori informazioni possono chiamare al tel 3465129456 -
Militari – causa di servizio – procedure per la richiesta di riconoscimento
CAUSA DI SERVIZIO MILITARI
Per causa di servizio si intende comunemente il riconoscimento di infermità o lesioni ricollegabili alla propria attività di servizio. La causa di servizio può essere riconosciuta anche come concausa, contribuendo, in forma considerevole, all’aggravamento di altri fattori preesistenti o alla comparsa di malattie e disturbi collegate alla circostanza del lavoro svolto.
Procedure per la richiesta riconoscimento
La domanda causa di servizio e l’equo indennizzo deve essere inoltrata all’ufficio preposto direttamente sul proprio posto di lavoro, entro e non oltre i 6 mesi dalla data in cui si è manifestata la malattia per causa di servizio per la prima volta, in alternativa si può compilare modello C causa di servizio. È una procedura semplificata che consente all’interessato di ottenere in maniera più rapida il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio. Il modello C per causa di servizio viene avviato dall’Amministrazione di appartenenza nel caso di infortunio per causa violenta, a causa del quale si sono rese necessarie le cure presso una struttura sanitaria.
Cosa deve contenere la domanda amministrativa per richiedere l’indennità della causa di servizio
La domanda amministrativa per richiedere l’indennità della causa di servizio deve contenere tutti i referti medici che riconoscono il nesso causale tra il lavoro svolto e la lesione subita. La malattia deve essere compresa tra patologie riconosciute per causa di servizio.
Oltre a queste documentazioni, è necessario indicare il tipo di infermità subita, le condizioni che hanno determinato la presenza dell’infermità, le conseguenze oggettive sullo stato psicofisico e sull’idoneità al servizio. Tale domanda sarà sottoposta all’amministrazione di appartenenza, che la farà esaminare poi dal comitato di verifica per le cause di servizio (noto anche come Commissione Medica Ospedaliera – CMO), come da D.P.R. 461/01.
La Commissione Medica Ospedaliera
Il CMO ha, infatti, lo scopo di accertare il nesso causale per le malattie riconosciute per causa di servizio (anche in caso di decesso in conseguenza al lavoro svolto). Come già anticipato, non è necessario che la causa del lavoro sia l’unica condizione, ma che si presenti almeno come concausa rilevante (letteralmente “efficiente e determinante”, ai sensi dell’art. 64, D.P.R. 1092/73. Prima di sottoporre la domanda al CMO, l’Amministrazione di appartenenza ha l’obbligo di verificarne la validità. Non tutte le domande, infatti, hanno esito positivo, poiché è necessario che determinati parametri siano soddisfatti nella loro interezza.
L’operato dell’avvocato Ezio Bonanni, tuttavia, mira a scardinare questo meccanismo. Se la Pubblica Amministrazione o il Ministero della Difesa dichiarano l’inammissibilità di una domanda, stanno in realtà violando il principio di legalità e ledendo, così, anche i diritti delle vittime (e dei familiari delle vittime, in caso di decesso).
Come si può dimostrare un nesso causale
Secondo il Consiglio di Stato 837/2016, “all’interessato basta dimostrare l’insorgenza della malattia causa di servizio in termini probabilistici-statistici, non essendo sempre possibile stabilire un nesso diretto di causalità tra l’insorgenza della neoplasia e i contesti operativi complessi o degradati sotto il profilo bellico o ambientale in cui questi è chiamato a operare”.
Le tabelle A e B di causa di servizio
Esistono due cause di servizio tabelle che definiscono la percentuale invalidante di infermità.
La tabella causa di servizio di tipo A si riferisce a un livello di invalidità che va dal 100% al 20%. Si suddivide in 8 categorie:
Tabella A causa di servizio
1° categoria (100-80%);
2° categoria (80-75%);
3° categoria (75-70%);
4° categoria (70-60%);
5° categoria (60-50%);
6° categoria (50-40%);
7° categoria (40-30%);
8° categoria (30-20%).
Per causa di servizio tabella B si riferisce a tutte le invalidità più lievi, che si aggirano tra il 20 e il 10%.
Il livello di invalidità per le tabelle causa di servizio è determinato da una commissione medica, che sottoporrà il referto al Comitato tecnico di verifica sulle cause di servizio. In caso di conferma, il risultato va ratificato con un decreto dell’Amministrazione pubblica a cui appartiene il dipendente che ne ha fatto richiesta.
Se il parere è negativo, la persona interessata può impugnare nuovamente il decreto in sede giurisdizionale, il procedimento può essere predisposto dinanzi alla Corte dei Conti alla luce di quanto sancito dalla ordinanza n. 4325/2014 resa dalla Corte di Cassazione a Sezioni Unite, laddove ha stabilito che è devoluta alla giurisdizione della Corte dei Conti non soltanto la domanda di accertamento della causa di servizio proposta unitamente alla domanda di condanna dell’ente al pagamento del trattamento pensionistico, ma anche la sola domanda di “mero accertamento” della causa di servizio quale presupposto del trattamento pensionistico privilegiato, atteso il carattere esclusivo di tale giurisdizione, affidata al criterio di collegamento costituito dalla materia.
Per qualsiasi informazione e chiarimento scrivere a:
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Causa di servizio per ansia reattiva e depressione “esperienza di ex comandante”
CAUSA DI SERVIZIO PER ANSIA REATTIVA E DEPRESSIONE
Nella mia vita militare ne ho viste di tutti i colori, ho visto colleghi che sono stati martoriati da soprusi angherie mobbing, trasferimenti ingiustificati, colleghi sull’orlo della disperazione votati al suicidio per causa di servizio documentata, e a questi colleghi che darei il triplo della pensione non a quei colleghi che ci marciano che si fanno passare per ansiosi e depressivi, colleghi esasperati perché si sono rotti di continuare a servire lo Stato o perché hanno trovato altre attività lavorative che pur di abdicare lasciano quella divisa tanto desiderata per pochi spiccioli di pensione.
CASUA DI SERVIZIO
Chiunque si può portare in una struttura pubblica e dichiarare la sua ansietà, nessun illuminare della medicina ti dice che stai bleffando, non si prende questa responsabilità e tutto ciò lo puoi constatare quando consegni il certificato tanto sognato all’ufficio del personale del tuo comando, ove immediatamente ti tolgono la pistola, il tesserino e tutto quello che poco prima era la tua vita professionale in poche parole ti trovi indifeso, inerte, nudo e allora che fai per sopperire a questa frustrazione?
Rifuggiarsi nelle Associazioni d’Arma
lo capisci subito dopo che hai subito l’onta della degradazione, ti rifuggi nelle Associazioni d’Arma dove per farti sentire importante e sentirti come se fossi in servizio, dopo averti consegnato la tessera annuale che pagherai a peso d’oro, senza darti nessuna garanzia per le problematiche e risoluzione della tua pensione privilegiata cause di servizio ecc. ti danno una bustina quale copricapo gli alamari da attaccare in una giacca rigorosamente blu, ti raccomandano di non mancare nelle sfilate militari possibilmente con una bandiera al seguito, poi magari ti fanno fare qualche bella gita a costi quasi scontati, ma quando ti raccomandi per la risoluzione della tua pensione privilegiata ti dicono “NON È COMPITO NOSTRO” e allora mortificato e deluso ti tocca fare il corriere da un ufficio all’altro portandoti il fardello delle tue pratiche dove gli impiegati dei Sodalizi interessati ti trattano con insufficienza e arroganza.
Continuate a giocare a briscola nelle vostre Sedi Associative, che il nostro Comitato di verifica per le Cause di Servizio se la ride!!
Giuseppe Pino: mail pinosupu46@gmail.com
Tel. 3663406356