LA SPECIALE ELARGIZIONE PER LE VITTIME DEL DOVERE MILITARE: GUIDA COMPLETA

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Nel panorama della tutela dei militari e delle loro famiglie, la speciale elargizione rappresenta un importante strumento di sostegno economico e assistenziale. Questo beneficio è stato istituito per riconoscere e supportare coloro che hanno subito conseguenze particolarmente gravose nell’adempimento del proprio dovere al servizio dello Stato.
I destinatari di questa provvidenza sono innanzitutto i militari che hanno riportato un’invalidità permanente durante il servizio, nonché i loro familiari qualora l’evento abbia causato il decesso del militare. Tuttavia, come ha precisato il TAR Lazio con la sentenza n. 10316/2023, non è sufficiente una semplice correlazione con il servizio: l’evento lesivo deve verificarsi in circostanze specifiche e particolari. Queste circostanze comprendono le operazioni di polizia, sia preventive che repressive, le attività di soccorso di particolare complessità, e tutte quelle situazioni che vanno oltre le normali mansioni ordinarie, caratterizzate da condizioni operative o ambientali di particolare rischio.
Per quanto riguarda i requisiti necessari al riconoscimento del beneficio, la Cassazione, con la recente sentenza n. 16852/2024, ha delineato criteri molto precisi. È fondamentale la presenza di un elemento aggiuntivo, un “quid pluris” rispetto all’ordinario servizio. Le circostanze devono essere straordinarie, comportando un rischio superiore a quello insito nei normali compiti d’istituto. La situazione deve distinguersi nettamente da quelle comuni alla generalità degli occupati nel medesimo servizio. È importante sottolineare che la semplice dipendenza da causa di servizio non è sufficiente per ottenere il riconoscimento.
Sul fronte economico, la Corte d’Appello di Roma, con sentenza n. 3269/2021, ha confermato che il pacchetto di benefici è sostanzioso e articolato. Comprende una speciale elargizione che può arrivare fino a 200.000 euro per invalidità superiori all’80%, un assegno vitalizio e diverse provvidenze di natura assistenziale, previdenziale e pensionistica.
Per quanto concerne gli aspetti procedurali, il TAR Veneto, con la sentenza n. 1448/2024, ha chiarito che la domanda deve essere presentata seguendo la via amministrativa. È fondamentale sapere che i benefici iniziano a decorrere dalla data di presentazione della domanda e che è indispensabile sottoporsi a un accertamento medico-legale per la valutazione dell’invalidità.
Riguardo ai termini temporali, la Corte d’Appello di Trento, con la sentenza n. 53/2024, ha stabilito un principio importante: mentre lo status di vittima del dovere è imprescrittibile, i benefici economici sono soggetti a prescrizione decennale. Questo termine inizia a decorrere o dall’entrata in vigore della normativa o dal momento in cui si verificano i presupposti necessari, se questo è successivo.
Infine, per quanto riguarda gli aspetti giurisdizionali, il TAR Napoli, con la sentenza n. 3008/2017, ha chiarito che le controversie relative al riconoscimento della speciale elargizione rientrano nella competenza del giudice ordinario, in quanto riguardano diritti soggettivi. È importante sottolineare che la valutazione dei requisiti non implica alcuna discrezionalità amministrativa.
Questa disciplina, nel suo complesso, dimostra l’attenzione del legislatore nel voler garantire una tutela adeguata a chi, nell’adempimento del proprio dovere, ha subito conseguenze particolarmente gravose, assicurando un sostegno concreto sia al militare che alla sua famiglia.

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